Blog satirico di antropologia politica


01 Giugno 2023

Moda e modi

L’Hard Rock Cafe è un luogo tristemente artificioso, creato appositamente per soddisfare la necessità di esserci stato e poter in seguito indossare la maglietta con la scritta della rispettiva città, che dimostra in modo discreto di aver visitato i luoghi "cult" del mondo.


Moda tribale

Direttamente dalla Nuova Guinea, la collezione per l’uomo di anima tribale che lotta ogni giorno nella giungla urbana.

Per accontentare le compagnie di lavoro in giro per il mondo, mio malgrado, ho visitato diversi locali di questa catena e ognuno ha appeso alla parete la stessa chitarra originale di Jimi Hendrix, una reliquia dal valore inestimabile. Quella dell’ Hard Rock è certamente un falso, ma anche se fosse vera, sarebbe pur-sempre solamente una banalissima chitarra di produzione industriale.

Lavorando per la compagnia dell’"Italian Luxury Stile" sono stato in Cina in un gigantesco magazzino, dove si vendeva esclusivamente marchi di alta moda contraffatti. Tutti erano posseduti da un frenetico delirio di acquisto e al ritorno a Roma, servivano molti facchini per portare la roba fuori dall'aeroporto. Quando un maldestro portatore fece cadere una borsa per terra, la presidentessa dell'associazione dei commercianti, nonché titolare di una rinomata boutique di alta moda, inizio a strillare istericamente: "Disgraziato, hai rovinato la mia Gucci". Fece la sua comica così convincente che nessuno avrebbe mai dubitato del enorme danno che aveva subito.

Sulle nostre spiagge, i marocchini vendono tutte le borse di alta moda ad un decimo del prezzo di boutique. Sono fatte talmente bene che neanche gli esperti riescono a distinguere il vero dal falso. Tutte le signore della buona società, approfittano volentieri dell'occasione. è questo un crimine?

Un'amica che lavora in un albergo di lusso mi racconta delle donne di pulizia che spendono lo stipendio di un mese intero per una borsa firmata. Pare che molte persone farebbero qualsiasi sacrificio per apparire diverse da quello che sono realmente.

Tattoo family

Per stare al passo con i tempi ci vestiamo di tatuaggi. La nostra pelle sarà la tela per l’arte del futuro.

Racconto questi piccoli episodi, apparentemente sconnessi tra loro per descrivere il mio smarrimento davanti ai costumi della moda. L'adulazione per il famoso e la soddisfazione personale che deriva dall'appartenenza a un ceto superiore sono insite in tutti noi ed è impossibile rimanere distaccati davanti ad un oggetto di lusso.
Ho lavorato per tutta la vita nel mondo della pubblicità, ma l'avversione verso il superfluo e i valori fittizi è sempre stata un freno alla mia carriera professionale. In gioventù ero un figlio dei fiori. Anche quello era una moda e ci distinguevamo per i vestiti strappati con le toppe. Sarà, come dicono i maligni, che le origini di famiglia modesta mi hanno dato l'imprinting del povero che oggi non riesce a godere nel mondo del lusso. Cerchiamo di dare un anima agli oggetti per aumentare il loro valore, sapendo benissimo che l'anima sia solamente un concetto astratto della mente. Non è solo il fenomeno "moda" che mi mette in soggezione. Quando mi dicono che questo oggetto o quel lavoro sia di quel tale famoso, del quale io magari ignoro l'esistenza, mi sento subito in difetto. Che vergogna. Non è facile conoscere tutte le persone e i marchi che contano. Si può spendere una vita intera cercando di fare parte del mondo che conta e pure sentirsi sempre inadeguati.

Partiamo da Zero

Edizione n° 5

100 brevi racconti esplosivi, illustrati con 300 acquarelli su 196 pagine;
la più ampia raccolta di disegni satirici su tematiche ambientali.

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Norbert Niessen illustrated stories