Blog satirico di antropologia politica


13 Aprile 2023

La carne sintetica

In Italia si allevano circa 500 milioni di polli l'anno, più o meno 10 per ogni abitante. Oltre il 90% di questi animali sono prodotti industrialmente e vivono la loro breve esistenza in condizioni eticamente inconcepibili, in giganteschi allevamenti lager, sottoposti a stress estremo e su una superficie minuscola che corrisponde a una pagina di questo libro per ogni animale. Una speciale razza da carne, i cosiddetti "Broiler" sono geneticamente modificati per sviluppare in pochissimo tempo un petto di dimensione abnorme, tanto che non riescono nemmeno a reggersi in piedi.

Tutto questo per garantire a noi consumatori il petto di pollo quotidiano al prezzo più basso. Ricordiamoci anche che senza gli allevamenti intensivi non sarebbero mai comparse epidemie come l’influenza aviaria o il Covid. Per combattere le malattie causate dalle condizioni di allevamento intensivo, vengono impiegati antibiotici in dosi massicce. In Italia, il 70% della produzione è destinata agli allevamenti, ovvero su circa 1500 tonnellate di antibiotici oltre 1000 vengono somministrate agli animali.
Apprendiamo allora con soddisfazione che il nostro governo adesso ha vietato la produzione e la vendita della carne sintetica. Questo vuol dire niente più panini con cotoletta di pollo all'Autogrill?

Il pollo di petto

Vi siete mai chiesti da dove proviene la carne della cotoletta di pollo dell'Autogrill?

No, forse mi sbaglio, non sono i Broiler la carne considerata sintetica. Si tratta invece di una filiera completamente diversa, ovvero carne prodotta in laboratorio da cellule staminali animali, coltivate in bioreattori fino a diventare tessuto muscolare, insomma vero cibo da astronauti. In questo processo non esiste sofferenza animale e si prospettano numerosi vantaggi per l'ambiente, come minore consumo d'acqua e immissioni ridotte. Questa nuova ricerca apre inoltre una finestra sul futuro dell'umanità che probabilmente vorrà continuare a mangiare il petto di pollo, o almeno qualcosa che gli assomiglia, senza per questo dover infliggere torture mostruose a milioni di innocenti animali. Anche la carne sintetica potrà avere delle problematiche per l'ambiente e per la salute umana, ma era proprio necessario vietare a priori perfino la ricerca? Siamo di fronte alla solita visione miope del popolino ignorante che non vuole vedere la sofferenza altrui, causata dal proprio stile di vita. è la paura davanti a tutte le novità che non si capiscono. I nostri governanti retrogradi si barricano allora su concetti di agricoltura e alimentazione tradizionale, nonché sulla difesa della salute, quando la realtà e completamente diversa. Il tutto per piacere alla potente lobby degli allevatori industriali e ai produttori di antibiotici.

Partiamo da Zero

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