Blog satirico di antropologia politica


28 Febbraio 2023

Fuck the money

Nella foto di gruppo qui sotto vedete la mia personale "hall of fame", una interpretazione della copertina dell'album “We are only in it for the money” dei “The Mothers of Invention”, il gruppo di Frank Zappa (1968). Sicuramente conoscerete l’altra copertina, quella originale dei Beatles. Zappa propose una parodia del celebre “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band”, con la quale li accusava di far parte della controcultura "flower power" solo per soldi. Qui vedete, perciò, la "satira della satira" e il titolo non poteva essere che un’evoluzione rispetto al sarcastico titolo scelto da Zappa “Fuck the money”.

Direte che è un’accozzaglia di personaggi e avete perfettamente ragione. Molti sono i volti delle celebrità; citate nel mio libro “Zero”. Altri sono coloro che hanno influenzato in modo significativo la mia storia artistica. La maggior parte sono già morti o sono creature di fantasia, nate dalla penna di disegnatori di fumetti. Mancano molte persone. Quelli che vedete qui rappresentano il breve momento di quando ho avuto l’idea per questo disegno. Purtroppo ci sono poche donne perché la maggior parte dei miei idoli spirituali provengono da un mondo maschile.


Ecco chi sono:

Non trovate il testo di approfondimento sulle persone centrali della foto per una questione di privacy. Non avendo un gruppo musicale o altro, ho usato le persone a me legate più intimamente. Per la scritta sul pavimento, i Beatles hanno scelto i fiori, Zappa il cibo e io ho usato i teschi di tutti i miei eroi anonimi che compongono, appunto, la dimensione Zero.

1) Galileo Galilei: l’inventore della scienza moderna;
2) Albert Einstein: il più grande scienziato di tutti i tempi, che ha ridefinito spazio e tempo. Fece molti sbagli ma ebbe sempre l’umiltà e l’intelligenza di ammetterli. In merito alla fisica quantistica disse inizialmente ”Dio non gioca a dadi”, ma dovette poi ammettere che la casualità rappresenta proprio la natura più intima del mondo;
3) Hermann Hesse: premio nobel di letteratura è l’autore dei libri Siddhartha e Steppenwolf (Il lupo della steppa), lettura obbligatoria per quelli della generazione Hippy;
4) Leonardo da Vinci: genio del rinascimento. Mi piace interpretare le opere dei grandi maestri del passato in chiave satirica come nella copertina "salvator mundi";
5) Andrea Pazienza: disegnatore di fumetti "underground italiano", purtroppo scomparso prematuramente. E' una triste realtà che le persone geniali spesso muoiano giovani, precludendoci così infinite opere che possiamo solo immaginare;
6) Zanardi: il personaggio più conosciuto di Pazienza, perfido e amorale, è divenuto rappresentativo della generazione dei giovani italiani dei primi anni ottanta;
7) Ludwig van Beethoven: padre dell’"Inno alla gioia", che è stato scelto anche come "Inno dell'Europa unita". Lui compose sinfonie meravigliose dopo essere diventato completamente sordo;
8) Egon Schiele: morto a soli 28 anni, è noto per l’intensità espressiva e la comunicazione del disagio interiore attraverso i suoi numerosi ritratti, che spesso rappresentavano uomini e donne nudi. Finisce perfino in prigione perché le sue opere sono considerate pornografiche;
9) Bjork: musicista e artista eclettica, che attraversa tutti i generi, dalla musica classica all’avanguardia;
10) Robert Crumb: fumettista caratterizzato da uno stile grottesco è una figura di spicco del "underground statunitense" nel periodo di sperimentazione di sostanze stupefacenti tra cui l’LSD;
11) Margherita Hack, astrofisica, divulgatrice scientifica e attivista che disse “Siamo tutti figli delle stelle”. Non era semplicemente un'affermazione poetica, ma la riconoscenza del fatto che il ciclo di nascita e morte delle stelle ha prodotto quella materia della quale siamo fatti.
12) Don Juan: indiano nativo del Messico, è un protagonista dello scrittore Carlos Castaneda. É un maestro di insegnamenti sciamanici, esperto in piante medicinali e capace di espandere la realtà verso stati non ordinari grazie all’effetto di esse;
13) TAI Tuiavii: un saggio capo polinesiano, conosciuto per il libro “Papalagi” del 1920, che contiene i discorsi tenuti al proprio popolo al suo ritorno da un viaggio in Europa e che divenne una lettura cult nel contesto alternativo degli anni ‘70. Tuiavii, venendo a contatto con gli usi e costumi del Papalagi (ovvero l’uomo bianco), rimase raccapricciato e tentò di mettere in guardia il suo popolo dal fascino perverso dell’Occidente. Nei anni ribelli, a Berlino realizzavamo dei passaporti di fantasia, sostituendo i nostri nomi con “Papalagi”, per forzare i posti di blocco al muro e entrare così nella Germania comunista;
14) Nelson Mandela: era un rivoluzionario e successivamente uomo di un governo che scontò 27 anni di carcere per la sua lotta al segregazionismo razziale;
15) Mahatma Gandhi: è famoso per il metodo di lotta politica che rifiuta ogni atto di violenza. Il giorno della sua nascita è stato dichiarato “Giornata internazionale della nonviolenza” dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite;
16) The Fabulous Furry Freak Brothers: è un fumetto "underground americano" di Gilbert Shelton del 1968. Le vite dei tre fratelli ruotano attorno alle droghe ricreative, in particolare alla marijuana. Le loro storie sono una critica dell’establishment, è una satira sarcastica della controcultura hippy;
17) Vincent Van Gogh: fu autore di oltre mille opere. Tanto geniale quanto disprezzato in vita, l’importanza della sua pittura è stata riconosciuta soltanto dopo la sua morte avvenuta a soli 37 anni;
18) Michelangelo Buonarotti: realizzò la sua "Pietà" a soli 22 anni ed era la prima volta che scolpiva il marmo. Scusate se mi sono permesso di reinterpretarla nei mie disegni satirici;
19) Michelangelo Merrisi detto il Caravaggio: il pittore maledetto e anima irrequieta. Affrontò gravi vicissitudini fino a commettere un omicidio durante una rissa. Dovette fuggire da Roma per scampare alla pena capitale e morì ancora giovane in circostanze mai chiarite a Porto Ercole sulle coste della Maremma. Creò un proprio stile, ai tempi rivoluzionario, con la tecnica del chiaro scuro e l’uso drammatico della luce;
20) Sandro Giuliani: qui accanto a Caravaggio, che considerava il suo maestro. Anche Giuliani dipingeva con la luce sul buio, nella convinzione che solo così i suoi quadri potessero acquisire la massima espressività. Era il mio maestro di vita e di arte e lo inserisco a pieno titolo a fianco dei grandi pittori del passato;
21) Andy Warhol: è una figura predominante del movimento della Pop art nonché l’artista più comprato e venduto al mondo;
22) David Bowie: viveva a Berlino nel periodo mio, e frequentavamo gli stessi locali. Purtroppo non l’ho conosciuto personalmente, però i critici sono d'accordo sul fatto che a Berlino creò la sua musica migliore, influenzata dallo “Zeitgeist” della guerra fredda e dal muro che divideva in due la città;
23) Amy Winehouse: è stata, senza dubbio, una delle voci "Soul" più grande di tutti i tempi, a cavallo tra R'N'B' e atmosfere Jazz, con una vita tempestosa piena di problemi di droga, come si addice ad una vera star maledetta;
24) Domenico Tiburzi: fu il più famoso brigante della Maremma e una leggenda nella provincia di Grosseto. Aveva fama di uomo giusto e buono, nomea probabilmente usurpata e dovuta alle deformazioni che opera spesso la cultura popolare. Ricordo con nostalgia la “Radio Brigante Tiburzi” dei primi anni ottanta, quando abitavo in un podere senza elettricità e la radiolina a pile era l’unico contatto con il mondo moderno;
25) Nina Hagen: è considerata la madrina del Punk e siamo nati a pochi giorni di distanza. Divenne famosa da giovanissima nella Germania comunista, dalla quale dovette scappare perché bollata come "individuo antisociale". La sua voce camaleontica è capace di coprire quattro ottave di estensione con quella forza ribelle e di follia che l’ha resa semplicemente unica;
26) Yoko Ono: pare che la canzone “Imagine”, l’inno all’amore e al mondo unito, sia stata ispirata da versi poetici che la moglie di Lennon aveva scritto ed inserito nella sua raccolta "Grape fruit";
27) John Lennon: la mente più luminosa dei Beatles, l’unico dei quattro che oltre nella copertina originale di Seargent Pepper appare anche nella mia copia;
28) Rank Xerox di Tanino Liberatore: soprannominato da Frank Zappa il “Michelangelo del fumetto”, qui rappresentato attraverso il suo personaggio più famoso, un coatto borgataro robot, insieme alla fidanzata bambina tossica;
29) Janis Joplin: ci sono alcune persone, pietre miliari della musica, che non potranno mai mancare in una foto di gruppo come questa;
30) Jim Morrison: non era solo un cantante drogato e ubriacone, ma anche un grande poeta. É sua e del suo gruppo, i “Doors”, la canzone “Riders on the storm” che dovrete ascoltare per prima alla festa della mia morte;
31) Jimi Hendrix: a oltre cinquanta anni dalla sua morte è ancora considerato il migliore chitarrista di sempre. Niente male per uno che suonava quello strumento che caratterizza la musica Rock e che migliaia hanno provato ad imitare senza riuscirci;
32) Frank Zappa; che mi ha ispirato questo disegno e che è stato certamente il musicista più estroso e geniale degli anni 60-70;
33) Toro Seduto (Sitting Bull): è ricordato per aver mobilitato una vera armata di guerrieri Sioux e Cheyenne nella famosa battaglia del Little Bighorn, dove ottenne una schiacciante vittoria sul colonnello Custer nel 1876;
35) Geronimo: fu uno dei più famosi capi degli Apache che guidò il suo popolo nella difesa della propria terra contro la potenza militare degli Stati Uniti. Sono sempre stato dalla parte dei nativi, ecco perché in questa foto di gruppo ne ho inserito un buon numero;
36) Moebius (il suo vero nome era Jean Giraud): è stato uno dei maestri del fumetto fantastico e fondatore nel ‘75 della rivista Métal Hurlant. Il suo stile inconfondibile ha fatto sognare, oltre a me, molte generazioni successive di autori. Qui vedete “Hunter”, un suo personaggio molto noto;
37) Greta Thunberg: che tutti conosciamo è la mia giovanissima eroina che combatte sempre in prima linea per quel futuro che vorrei;
38) Gerhard Seyfried: è una star del fumetto "underground" di Berlino. Dall’inizio degli anni ‘70 accompagna e ispira la cultura di protesta tedesca. Mi ricordo i suoi primi disegni pubblicati sulla rivista dei gruppi antidogmatici di Berlino con la quale ho avuto l’onore di collaborare. Qui è rappresentato l’anarchico “Zwille”, il suo personaggio più conosciuto, accanto ad un furgoncino della polizia rovesciato;

We are only in it for the money

- The Mothers of Invention - 1968 critica i figli dei fiori e la loro filosofia love, peace and drugs.

Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band

- Beatles 1967 costituisce uno dei prodotti più popolari mai creati dalla pop art.

Partiamo da Zero

Edizione n° 5

100 brevi racconti esplosivi, illustrati con 300 acquarelli su 196 pagine;
la più ampia raccolta di disegni satirici su tematiche ambientali.

Ti piacciono gli articoli del blog?

Allora iscriviti per ricevere i prossimi direttamente nella tua casella di posta (circa uno alla settimana).

Invalid Input
Invalid Input
Invalid Input
Norbert Niessen illustrated stories